Il danno successivo ad un incidente stradale può essere di due tipologie riconosciute e risarcibili: il danno patrimoniale e quello non patrimoniale.

Il primo rappresenta una lesione del patrimonio danneggiato e, in quanto tale, di facile valutazione in termini economici. Si pensi ad esempio alla rottura di un componente del mezzo di trasporto piuttosto che ai mancati guadagni di un professionista che non può lavorare a causa di lesioni più o meno gravi.

Il danno non patrimoniale, viceversa, riguarda il danneggiamento di un bene non suscettibile di valutazione economica. È qui che rientra la salute o anche l’onore. In particolar modo, le tre voci racchiuse in questa categoria di danno sono:

• Il danno morale: ingiusto turbamento dello stato d’animo
• Il danno esistenziale: pregiudizio che segue l’alterazione delle abitudini di vita del soggetto
• Il danno biologico: lesione dell’integrità psico-fisica

Nella circolazione stradale il danno non patrimoniale che si verifica il più delle volte è il danno biologico, per la cui valutazione si tiene in considerazione la permanenza delle lesioni (se micro o macropermanenti).

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